Una delle parti più belle del nostro viaggio in Laos è stata sicuramente quando abbiamo fatto il trekking nella giungla. Siamo partiti con la nostra guida di Tigertrail dal villaggio di Louang Namtha e ci siamo incamminati nella Nah Ha National Protected Area, nel nord nel Paese.
Scopri qui come arrivare a Luang Namtha.
Racconto di un trekking nella giungla in Laos
Un trekking nella giungla in Laos è un’esperienza incredibile e da fare almeno una volta nella vita.
Camminiamo nella fitta vegetazione per quasi 3 ore prima di fermarci per il pranzo: la nostra guida accende un fuoco e prepara un delizioso pranzetto a base di zuppa cucinata nel bambù, insalata di cipolle e tofu piccante e tanto, tantissimo Lao Lao (il liquore nazionale).
Dopo altre due ore di cammino su stretti sentieri, attraversando ruscelli e fermandoci ad ammirare strani insetti (che la nostra guida acchiappa al volo e mangia), arriviamo al villaggio di Nelan Neua.
Qui siamo accolti da tanti bambini curiosi mentre i ragazzi più grandi passano il pomeriggio in compagnia bevendo lao lao- che noi gentilmente rifiutiamo. Ci sembra di disturbare questo tipico pomeriggio nella giungla ma le giovani donne non fanno caso a noi: ci sorridono e riprendono le loro faccende con i neonati accoccolati nella fascia.
E’ solo pomeriggio ma le signore più anziane sono già all’opera con i loro pentoloni a cucinare chissà quale miscuglio. Galline ,maiali, cani e anatre gironzolano indisturbati tra le case.
Il villaggio è costituito da circa 80 palafitte e ci sono 200 abitanti; non c’è corrente elettrica e l’unico bagno esistente (una turca in una baracca di legno) è stato installato due anni fa grazie a un progetto di cooperazione con un ente benefico tedesco che ha fatto costruire anche una piccola scuola.
Per recuperare le fatiche del trekking nella giungla la guida mi dice gentilmente che posso fare un bagno nel fiume. L’idea mi sembra divertente prima di notare che la fogna a cielo aperto del bagno finisce nel fiume, due metri più in su.
Per le tribù della montagna l’acqua è una risorsa preziosa e viene considerata una divinità.
Nel fiume ci si lava i denti, si fa il bucato, si puliscono i topi e le anatre prima di cucinarli… le giovani pudicamente con un asciugamano addosso e si lavano i lunghi capelli neri.
Nel fiume vivono gli spiriti che garantiscono la sopravvivenza a centinaia di minoranze etniche in tutto il Laos, la cui esistenza purtroppo viene messa a rischio dall’avanzata cinese che con la costruzione di dighe, ponti, cementifici e fabbriche sta velocemente cambiando per sempre l’aspetto genuino e autentico di questo Paese.
Una notte nella giungla in Laos
Per cena le nostre instancabili guide ci preparano una cena deliziosa a base di maiale allo zenzero, sticky rice e salsa al chili, insalata di tufo grigliato e pomodoro. Tra un lao lao e l’altro diventa buio, i suoni della giungla si animano e noi finiamo a parlare delle loro religioni, buddismo e animismo; ridiamo tanto e faccio un milione di domande: più mi raccontano più voglio sapere.
Alle 20 il villaggio è deserto. E’ cosi buio che si deve camminare con la torcia. Prendiamo posto nel nostro bivacco, ovvero una stuoia in terra in una palafitta di legno. L’ultima raccomandazione della guida mi lascia perplessa: “domani mattina sbattete gli scarponi prima di indossarli perché potrebbero esserci degli scorpioni!”.
Dormire sul pavimento di legno non è facile, con l’ansia che tutti gli animali del mondo possano entrare e ucciderti. Siamo avvolti in una zanzariera ma nonostante questo un formicaio prende vita sui cuscini.
Il maiale fuori dalla nostra finestra emette dei grugniti che rimbombano e la giungla si accende dei versi di mille uccelli e insetti.
Verso le 2 mi alzo per andare in bagno, mi infilo le scarpe e con la torcia in mano mi dirigo verso la turca. E lì, nel buio profondo della giungla laotiana, lo vedo…il ragno più grosso che abbia mai visto.
Ci metto un po’ a decidere che forse è meglio fare pipi fuori, vicino al fiume. Ringrazio Dario per avermi detto solo il giorno dopo che mentre espletavo i miei bisogni fisiologici c’erano ben 6 ragni giganti che mi giravano intorno.
E quando finalmente alle 4 riesco a lasciarmi andare e mi addormento, ecco che partono 1, 2, 6 galli a cantare, le anatre starnazzano, il maiale si risveglia e fa casino.
Ecco il buongiorno di un villaggio sperduto sulla riva del fiume Nam Ha, a 5 ore di cammino dalla civiltà.
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Ecco anche a me l’idea di dover andare in bagno di notte completamente al buio senza sapere cosa pesto o cosa si può arrampicare sul mio corpo mentre faccio la pipi mi spaventa non poco! E io sono una che purtroppo al bagno di notte ci va e anche spesso 😅 non so se riuscirei a godermi l’esperienza appieno!
ma infatti non sapevo a cosa andavo in contro…oddio con un trekking nella giungla potevo anche immaginarlo eheheh. però è stata un’esperienza bellissima che non dimenticherò mai
Piuttosto che andare in bagno di notte me la tengo 😂😂😂 Sicuramente è stata un’esperienza meravigliosa e spero di farla anche io prima o poi
Infatti la notte successiva avevo dei pensieri ahahahah
Mai sentito parlare dell’insalata di tufo.. di che Si tratta?? Avete fatto una bellissima esperienza, magica direi, a strettissimo contatto con le tradizioni e la cultura locale. Che invidia!
Non so bene neanche io cosa c’era dentro… sicuramente tofu, pomodori e cipolle ma era buonissima!
Che piacere mi ha dato leggere il tuo articolo, mi ha riportato in Laos tra piccoli viallaggi e quella leggera nebbiolina che sale dal fiume al mattino, e la meravigliosa scomodità di un viaggio che ti rimane nel cuore
Descrivi esattamente l’atmosfera che si respira in Asia… Semplicità, scomodità, grandi sorrisi e autentica bellezza
Sogno di tornare in Asia per una combo Vietnam-Cambogia-Laos, quindi aggiungo questo trekking alle cose da fare. Forse però la mia paura dei ragni non mi aiuterebbe troppo!
Vietnam e Laos due Paesi che ho nel cuore . Non conosco la Cambogia ma come tutto i paesi asiatici sicuramente sarà splendida. Vai tranquilla, ho trovato ragni giganti solo nella giungla…nel resto dell’Asia qualche scarafaggio gigante e qualche topolino 🙂
Mi è sembrato di leggere la sceneggiatura di un film . Complimenti perché quella che hai vissuto è una vera e propria avventura e te la sei cavata proprio bene.
In effetti mi sentivo un po’ Indiana Jones ‘de noantri’ ahahaah
Sono una grande esploratrice e faccio trekking molto spesso ma non ho mai pensato a una giungla pure di notte con tanti animaletti che possono venire a trovarmi. Sei stata brava e coraggiosa!
Quando l’ho organizzato proprio non ci avevo pensato! Però è stata un’esperienza indimenticabile
Ho mangiato insetti una volta ma erano cotti…non riesco ad togliermi dalla testa la scena di prenderne uno al volo e mangiarlo 😅 Questo trekking è un’esperienza unica, forte, ma sarei curiosa di provare!
Si ecco io non sono proprio una fan degli insetti…ma come mi disse la guida “se ha le zampe e non è un tavolo noi lo mangiamo” ahahah
Amo il trekking, ma uno così estremo non riuscirei a farlo, anche se sicuramente è stata un’esperienza bellissima. La frase “Se ha 4 zampe e non è un tavolo, noi lo mangiamo” è mitica!
Non sembrava estremo quando l’abbiamo prenotato eheheh