Ebbene sì. Anche io e Dario, viaggiatori indipendenti, seguaci del fai da te con lo zaino in spalla e cercatori di banchetti di street food  abbiamo ceduto alla tentazione. Non avevamo mai pensato di fare una crociera e soprattutto mai ci eravamo immaginati che un giorno avremmo fatto una crociera con bambini piccoli negli Emirati Arabi.

Lo so cosa state pensando … che non siete tipi da crociera, che non volete avere orari, che l’animazione non vi diverte. E come darvi torto? Chi vi scrive è allergica ai viaggi di gruppo e ai balli latino-americani… come ho potuto optare per una crociera negli Emirati Arabi con una bambina di 10 mesi al seguito?

Ma continuate a leggere e scoprirete come una crociera con bambini piccoli negli Emirati Arabi possa essere un’ottima soluzione per voi e i vostri pargoli!

Crociera con bambini piccoli negli Emirati Arabi: ecco perché prenderla in considerazione

L’idea della vacanza in crociera mi faceva pensare ad atmosfere un po’ retro e arredamenti anni ’80. Mi immaginavo cene eleganti con coppie di anziani con la puzza sotto il naso in abiti di paillettes e smoking e animatori pressanti che ti obbligavano a orrendi giochi imbarazzanti. Solo l’idea di avere orari prefissati per qualsiasi cosa e di dover essere a bordo entro un certo tempo mi soffocava. Eppure, eccomi qui a raccontare la nostra vacanza in crociera negli Emirati Arabi.

Ma perché, direte voi?

Facciamo un passo indietro. Il 17 marzo 2022 è nata la nostra bellissima bambina. Appena ho saputo di essere incinta, il mio primo pensiero è stato “oddio ma continueremo a viaggiare?” (e il secondo è stato “oddio non potrò mangiare la carbonara per 9 mesi”). Quindi già dai primi mesi ho cominciato a farmi una cultura leggendo libri di viaggi in famiglia e iscrivendomi a gruppi Facebook di viaggi con bambini. Sembrava tutto molto facile e divertente. La realtà è un po’ diversa.

Lo so che tra di voi ci saranno sicuramente mamme e papà ormai “supernavigati” che hanno attraversato il deserto del Sahara in cammello con il loro bambino  o sono appena tornati da un on the road avventuroso da una parte all’altra degli Stati Uniti. Lo so che si può fare. E un giorno ci arriveremo anche noi. Ma il nostro percorso di famiglia in viaggio sta andando per gradi. Cambiano le esigenze, cambiano le tempistiche, cambia il fatto che in aereo non puoi più bere vino a guardarti tre film uno dietro l’altro perché hai una pupetta adagiata sulle ginocchia (che vuole gattonare in giro).

Quindi dopo il nostro primo weekend sul lago di Garda a due mesi, le vacanze a Rimini e in Toscana e una settimana in Grecia ci sentivamo pronti per il nostro primo volo a medio raggio.

Da molto tempo volevo visitare Dubai e l’occasione mi è stata data da una super offerta di Costa Crociere per una crociera negli Emirati Arabi nel mese di gennaio, a bordo della nuovissima Costa Toscana. Ci abbiamo pensato molto lo ammetto. L’idea della crociera mi rendeva un po’ nervosa ma poi ci siamo detti: “se mai proviamo mai sapremo”. E quindi  ho cliccato sul bottone “prenota” e ho iniziato a organizzare la nostra vacanza.

In crociera con bambini piccoli negli Emirati Arabi: la nostra esperienza

Il volo

Costa Crociere – come molte altre compagnie e tour operator – organizza il pacchetto vacanza con il volo charter incluso. Tuttavia al momento della prenotazione non mi era possibile selezionare né il posto a sedere né sapere l’orario di partenza (sapevo solo che era previsto uno scalo tecnico a Roma). Inoltre la compagnia aerea non garantiva la possibilità di avere una culla per la bambina, non le dava il diritto al bagaglio e non avremmo avuto diritto a posti più comodi. Quindi abbiamo scelto un volo di linea con Emirates, eccellente compagnia che in sole 6 ore e mezza ci ha portato da Milano a Dubai. Abbiamo potuto scegliere il posto al momento della prenotazione ed è stato fondamentale perché si trattava dei primi posti dopo la scala che sale alla Business class, con spazio in più per le gambe, possibilità di attaccare la loro culletta alla parete (attenzione che regge fino a un massimo di 11 kg e 74cm di lunghezza) e vicinanza al bagno con fasciatoio. Avendo priorità di imbarco abbiamo avuto tutto il tempo per sistemare i bagagli e il passeggino in cappelliera (si tratta del passeggino pieghevole ultraleggero Giordani) . I membri dell’equipaggio sono stati dolcissimi con Arianna: le hanno fatto un sacco di moine, la foto con il copricapo della compagnia e tanti regalini (kit cambio pannolino, giochini e copertina).

Ovviamente non hanno omogeneizzati a bordo ed essendo in pieno svezzamento ci siamo portati i vasetti di pappa pronta della Plasmon da scaldare a bagnomaria. Per il pranzo in aeroporto invece abbiamo portato il thermos con i vasetti di pappa preparata a casa che ci è tornato molto utile anche durante la vacanza.

Per non rischiare di perdere la nave abbiamo scelto di partire un giorno prima dell’imbarco e rientrare un giorno dopo, pernottando quindi due notti a Dubai. All’arrivo abbiamo scelto il Premier Inn a soli cinque minuti di navetta dall’aeroporto (pulitissimo e con buona colazione) mentre l’ultima notte abbiamo soggiornato al Ramada Hotel & Suites, a due passi dalla Walk di Jumeirah Beach.

 L’imbarco

Una volta giunti al terminal crociere a Marina Dubai, abbiamo depositato i bagagli allo sportello del piano terra e ci siamo accomodati in sala di attesa. La procedura di imbarco è stata parecchio lunga e purtroppo non abbiamo avuto nessuna priorità. Abbiamo fatto circa un’ora di fila per il controllo passaporti, il check- in e la consegna della chiave. Per fortuna avendo il passeggino con noi, la piccola ha potuto fare un sonnellino.

Una volta a bordo è stato possibile pranzare al buffet anche se le cabine non erano ancora pronte.

Relax ammirando Dubai

La cabina

Qualche settimana prima della partenza ho ricevuto un modulo via email dove avrei dovuto prendere visione che la presenza di una culla in cabina avrebbe ridotto notevolmente lo spazio. Già mi immaginavo i salti sul letto per andare da una parte all’altra.

In realtà la nostra cabina (cabina esterna con balcone) era piuttosto spaziosa. Oltre al letto matrimoniale e alla culla, c’erano una scrivania e un divanetto e anche con il passeggino sempre in mezzo riuscivamo comunque a muoverci senza problemi. Nonostante la presenza della moquette, la cabina era molto pulita e Arianna poteva giocare tranquillamente a terra. Inoltre il parapetto del balcone è abbastanza alto e non presenta pericoli per bambini così piccoli che non sanno ancora arrampicarsi.

Il bagno era piccolo ma funzionale con tanti ripiani per mettere i prodotti da bagno. Inoltre ci hanno fornito gratuitamente la vasca per il bagnetto (l’abbiamo utilizzata nella doccia per evitare di bagnare dappertutto).

La ristorazione

A bordo di Costa Toscana abbiamo mangiato divinamente. Ogni giorno il menu alla carta prevedeva la scelta tra tre antipasti, tre primi, tre secondi e due dolci. Con il pacchetto All Inclusive – inoltre – acqua, vino, birra e vino sono serviti illimitatamente. Tuttavia se si fa una crociera con bambini piccoli bisogna organizzarsi perché a bordo l’offerta per i baby vacanzieri non è molto ampia. Esiste un menù bambini che prevede pasta al pomodoro e cotoletta con patatine ma se i bambini sono in pieno svezzamento vi consiglio di portarvi qualche pappa di scorta in valigia. Presso i ristoranti il personale è stato sempre super disponibile e ce la siamo cavata con minestre di verdure e pastina al pomodoro (il brodo e la pasta sono comunque salati). La cucina dispone solo di un paio di tipi di omogeneizzati di carne e/o pesce e vasetti di frutta mista. A volte i camerieri non comprendevano bene l’ordine per la bambina e ci siamo trovati con due petti di pollo giganti e fette di anguria (in caso chiedete del Maitre il quale saprà assistervi al meglio). In compenso Arianna ha scoperto quanto sono buoni pane e grissini.

Una valida alternativa ai ristoranti è il buffet che offre una selezione vastissima e ha sempre pesce e carne alla griglia disponibili oltre che verdure cotte da poter sminuzzare.

Se invece preferite portarvi i vasetti di pappa o brodi pronti, non c’è assolutamente nessuno divieto (potete chiedere di scaldarli al microonde o a bagnomaria) ma influiranno tanto sul peso del bagaglio (noi abbiamo portato solo un po’ di pappe pronte da usare durante le escursioni).

Attenzione: non è permesso portare a bordo bollitori e scalda biberon e la cabina non dispone di frigobar. Quindi se il piccolo o la piccola prendono il latte in formula dovete chiedere ogni volta al vostro referente di cabina di scaldarlo (disponibile h24). Arianna beve il latte solo alla mattina e quindi abbiamo sempre approfittato del microonde del buffet (abbiamo portato una confezione di latte in polvere).

La nave

La Costa Toscana è enorme (ben 18 ponti) e bellissima. Ultramoderna e niente atmosfere anni ’80! E’ completamente accessibile con passeggino. Sul ponte 17 c’è una piccola piscina coperta con acqua bassissima dove i bambini piccoli possono giocare (sconsigliate invece le vasche idromassaggio per la temperatura troppo alta dell’acqua); ci sono anche lettini e divani dove passare qualche momento di relax.

Al Ponte 16 c’è il Baby Squok Club: un’area completamente dedicata ai momenti di gioco per le famiglie con bimbi da 1 a 3 anni. I più piccoli avranno la possibilità di divertirsi in compagnia dei loro genitori in una sala interamente dedicata a loro. Fanno anche servizio baby-sitting a partire dai due anni.

Ogni giorno c’è un ricchissimo programma di attività sportive, spettacoli, concerti e giochi: non ci sono eventi particolari organizzati esclusivamente per i bebè ma tante cose da fare in famiglia.

Quasi ogni ponte dispone di bagni con fasciatoio ma non è presente un negozio a bordo dove comprare pannolini o altri beni di prima necessità.

Le escursioni

Online prima della partenza e a bordo si possono acquistare tantissime escursioni. Noi ne avevamo tre incluse nel pacchetto all inclusive.

Sono tendenzialmente allergica alle gite di gruppo e questa esperienza non ha dimostrato il contrario. Nonostante all’ufficio escursioni avessero detto che le uscite scelte fossero l’ideale per famiglie con bambini piccoli, noi le abbiamo trovate inadeguate alle nostre abitudini. Troppe ore di bus, troppi sali e scendi per fare la tappa fotografica, troppa gente a cui star dietro e troppo poco tempo libero. Ovviamente si tratta di un’opinione personalissima (ho conosciuto altre coppie con bambini che erano molto felici di fare l’escursione in gruppo). Essendo abituati a viaggi indipendenti abbiamo sofferto un po’ i ritmi del tour organizzato.

Ecco le escursioni a cui abbiamo preso parte.

Dubai

Il giorno successivo all’imbarco abbiamo effettuato una gita di 7 ore a Dubai. Il tour in bus ha toccato le principali attrattive della città con relativa tappa fotografica. Abbiamo attraversato The Palm per raggiungere l’hotel Atlantis e proseguire per Burj Al-Arab (la cosiddetta Vela), la Cornice, la Moschea di Jumeirah e terminare ai piedi del Burj Khalifa ammirando lo spettacolo delle fontane. Il tour prevedeva anche una cena tipica presso il Souk. L’escursione era sicuramente ben organizzata ma per noi è stato un po’ scomodo dover salire e scendere dal bus così spesso (con zainetto, marsupio per Arianna, macchina fotografica). Inoltre la bimba non aveva un posto a sedere e dopo un po’ non aveva più voglia di stare in braccio. L’aria condizionata era piuttosto alta e mi preoccupavo più di coprirla con felpa e pashmina che di guardare fuori…

Fare una gita con una bambina piccola implica pause pipì e popò che ovviamente non coincidono con quelle del gruppo e cercare un bagno quando tutto il gruppo va da un’altra parte può essere molto stressante (infatti abbiamo usato la nostra mezz’ora di tempo libero per cercare un fasciatoio al souk e una farmacia per comprare delle fialette di fisiologica).

Una valida alternativa potrebbe essere quella di fare una gita in autonomia a bordo degli autobus Hop On Hop Off: sono convenienti e si può salire e scendere a piacimento. Bisogna solo fare attenzione che le distanze a Dubai sono enormi e i tempi per ritornare alla nave potrebbero diventare molto lunghi.

Oppure si può optare per un tour in auto privato organizzato in anticipo dall’Italia: il costo sarà sicuramente maggiore ma sarete molto più liberi.

C’è anche la possibilità di spostarsi con la metropolitana (noi l’abbiamo utilizzata l’ultimo giorno per andare da Jumeirah Beach alla città vecchia): il servizio è eccellente e ultramoderno ma in questo caso dovete avere ben chiaro dove andare per non rischiare di girare a vuoto tutto il giorno.

Abu Dhabi

Ad Abu Dhabi abbiamo fatto molta fatica a trovare un tour privato. A differenza dell’Asia ad esempio, dove ad ogni angolo trovi agenzie e guide più o meno ufficiali, negli Emirati Arabi c’è una dura lotta all’abusivismo. Di conseguenza, driver e ciceroni improvvisati stanno ben alla larga dai turisti. Non volendo però partecipare all’escursione guidata della crociera, abbiamo cercato in loco qualcuno che ci scarrozzasse in giro per la Abu Dhabi by night. Ci siamo aggregati ad altre tre coppie per dividere le spese di un furgoncino in stile hippy che avrebbe dovuto illustrarci le bellezze della città di notte. In realtà il povero driver non parlava una parola di inglese, non era neanche a conoscenza della presenza della Grande Moschea ma con soli € 5 per persona ci ha portato almeno fino al Marina Hall per ammirare lo skyline illuminato.

Il giorno seguente ci siamo affidati ad un altro driver con il quale abbiamo stabilito in anticipo la tariffa, il tempo e le attrazioni da visitare. Questa volta ci è andata bene e in cinque ore abbiamo visitato con molta calma la Moschea dello Sceicco Zayed (l’ingresso è gratuito ma bisogna prenotare online gli ingressi), l‘Emirates Palace Mandarin Oriental e il Souk.

La Grande Moschea dello Sheikh Zayed

La Moschea è incredibilmente bella. Si tratta di un grandioso edificio in marmo bianco accecante che ospita all’interno lampadari in Swarovski, mosaici e specchi d’acqua.

Qui trovate le indicazioni per registrare l’ingresso. 

Essendo un luogo di culto, è necessario rispettare alla lettera alcune regole: non è permesso accedere con abiti corti, T-shirt, vestiti trasparenti e pantaloni attillati. Le donne inoltre dovranno coprirsi il capo (va benissimo una pashmina che vi consiglio di tenere sempre in borsa per proteggervi anche dall’aria condizionata).

Non si può fumare, introdurre cibi e bevande e non sono tollerate manifestazioni d’affetto. E’ permesso fare fotografie presso i Photo Point.

Il Souk

Non aspettatevi un mercato polveroso e venditori assillanti. Qui ad Abu Dhabi regnano decoro ed eleganza. Il souk Central Market infatti si trova all’interno di un grande centro commerciale: l’aspetto originario del mercato tipico arabo è stato rivisitato in chiave moderna. Troverete sempre spezie, cioccolato e datteri ma i prezzi sono piuttosto alti.

Emirates Palace

Meraviglioso esempio di architettura fiabesca, l’Emirates Palace ospita il lussuosissimo Mandarin Oriental. E’ possibile visitare gratuitamente i giardini rigogliosi e l’elegantissimo atrio. E se non potete permettervi un soggiorno a quattro cifre, ci sono dei tour guidati decisamente più abbordabili che vi permetteranno di sentirvi re e regine per un giorno.

Abu Dhabi dai giardini del Mandarin Oriental

Doha

Si è sentito tanto parlare di Doha negli ultimi mesi a proposito del Qatargate. Molti – criticandola aspramente – me ne avevano addirittura sconsigliata la visita. Invece si è rivelata una bella sorpresa! Dal terminal delle crociere abbiamo preso un autobus hop on hop off che in circa tre ore ci ha condotto lungo la Corniche (il lungomare) verso edifici futuristici. Sono rimasta stupita dalla bellezza dei giardini ben curati e lussureggianti ma soprattutto da grattacieli dalla forme più svariate, veri capolavori di architettura.

Non lontano dal porto c’è il Souk che non abbiamo visitato perché Arianna cominciava ad essere molto stanca ma molti lo consigliano per fare acquisti interessanti e a buon mercato.

Mascate

La capitale dell’Oman si trova tra deserto e mare. E’ una città antica e affascinante che non abbiamo avuto modo di vedere come si deve e ci siamo ripromessi di tornare presto in Oman. Dopo la visita alla Moschea del Grande Sultano Qaboos abbiamo deciso di non continuare l’escursione con il tour organizzato e ne abbiamo approfittato per perderci tra i vicoletti del souk di Mutrah. Qui, inebriati da incensi e profumi, ci siamo trovati a contrattare durante l’acquisto di sciarpe di seta, souvenir e spezie.

Ma alla fine, in crociera con bambini piccoli negli Emirati Arabi sì o no?

A parte i primi due giorni di smarrimento totale (non trovavo mai la cabina e ancora adesso non mi è chiaro dove sia la poppa e dove la prua) è un’esperienza che mi è piaciuta. La crociera continua a non essere la nostra vacanza ideale ma l’ho trovata un ottimo compromesso per il primo viaggio a medio raggio con la piccola Arianna. E’ vero, durante le escursioni – anche se fatte in autonomia – non si riesce a vedere molto ma le nuove esigenze di famiglia con una bambina piccola ci costringono comunque a tempistiche diverse rispetto al passato. Abbiamo mangiato divinamente (e anche i cocktail sono deliziosi), abbiamo partecipato a qualche attività a bordo ma soprattutto ci siamo rilassati sul balcone della cabina guardando la scia della nave mentre Arianna faceva i suoi pisolini. Abbiamo avuto un assaggio degli Emirati Arabi che ci ha lasciato la voglia di tornare per scoprirli meglio. E abbiamo anche conosciuto persone simpatiche a bordo che non indossavano per niente abiti di paillettes e smoking.