Osservo questa distesa infinita di croci bianche senza parlare. Sono migliaia, allineate in una perfezione quasi maniacale e sembrano perdersi nel verde brillante dei prati all’inglese, senza un filo d’erba fuori posto. Tutto tace, le placide acque del canale della manica lambiscono le spiagge sabbiose senza troppe onde. In riva, famiglie felici si godono uno splendido sole novembrino.

Visitare le spiagge dello sbarco in Normandia è un’esperienza molto toccante. Tutta la regione è ricca di testimonianze della Seconda Guerra e non è difficile trovare ai lati della strada un carro armato o un bunker. Gli appassionati di storia recente avranno solo l’imbarazzo della scelta tra musei della guerra e resti bellici. Ma andiamo con ordine … continuate a leggete e scoprite come visitare le spiagge dello sbarco in Normandia.

Visitare le spiagge dello sbarco in Normandia

Nonostante la Normandia disti solo 2 ore da Parigi e sia ben collegata con i mezzi pubblici, il mio suggerimento è quello di noleggiare un’auto (noi siamo partiti dall’Italia con la nostra auto). I viaggi on the road danno innegabilmente più libertà di spostamenti e orari. Inoltre visitare la Normandia in auto vi permetterà di perdervi tra le stradine di campagna e scoprire scorci che altrimenti vi perdereste. Noi abbiamo inserito le spiagge dello sbarco all’interno di un itinerario fai da te che comprendeva Parigi, Normandia, parte della Bretagna e la Loira con i suoi meravigliosi castelli. Il nostro tour è durato due settimane ma se arrivate a Parigi in aereo potete noleggiare una macchina in aeroporto e partire direttamente verso la costa. Se volete visitare tutte e cinque le spiagge dello sbarco (Omaha, Utah, Gold, Juno, Sword) calcolate due/tre giorni: le distanze sono brevi ma cosi avrete tutto il tempo di seguire gli itinerari con le spiegazioni e visitare i musei dedicati alla guerra.

Lo sbarco in Normandia

Lo sbarco in Normandia segnò una pagina fondamentale della storia. Per quasi due anni gli alleati preparano un attacco alla Germania sulle coste francesi. L’operazione militare vide il dispiegamento di 156.000 soldati e 20.000 veicoli. Il 6 giugno 1944  – noto come D-Day – centinaia di mezzi e navi da guerra inglesi, americani, francesi, canadesi, olandesi, belgi, norvegesi e polacchi sbarcarono sulle spiagge e diedero inizio a una sanguinosa e incessante battaglia.

In seguito al fallimento dell’attacco a Dieppe nel 1942, le truppe alleate concentrarono uomini e mezzi in uno sbarco anfibio unico nella storia. Emersero dall’acqua per sfondare il cosiddetto Vallo Atlantico – un sistema di fortificazioni voluto da Hitler a difesa del suo impero. La battaglia fu una delle più sanguinose di tutta la guerra e lasciò profonde ferite non solo nella popolazione locale ma in tutta Europa.

Installazione ad Omaha Beach

Visitare le spiagge dello sbarco in Normandia: Omaha Beach

La prima spiaggia dello sbarco che abbiamo visitato è stata Omaha Beach. Era un tiepido e soleggiato pomeriggio autunnale l’atmosfera mi sembrava surreale. Nei giorni precedenti avevamo visitato alcuni musei della guerra dove vengono proiettati filmati originali dell’epoca. Era come se gli scenari di morte di quei filmati non fossero gli stessi che stavo ripercorrendo; eppure chiudendo gli occhi potevo quasi immaginare una distesa di giovani accasciati e insanguinati, sentire bombe ed esplosioni, colpi di arma da fuoco, urla, terrore. Potevo vedere gli Americani che cercano di risalire dalla spiaggia arrampicandosi tra i rovi, in una tempesta di acciaio e fuoco mentre alcuni dei loro compagni non raggiungono neanche la spiaggia e vengono trivellati da mitragliatrici e mortai.

Aprii gli occhi di scatto e mi guardai intorno. Ci sono ancora resti di torrette tedesche e segni sul terreno.

Il sole stava per tramontare e noi dovevamo rimetterci in marcia. Diedi un ultimo sguardo a questa spiaggia meravigliosa dove tutto apparentemente taceva ma potevo ancora sentire le urla dei fantasmi che vagheranno per sempre in questi tristi luoghi.

Cosa visitare a Omaha Beach

Omaha Beach si trovava nel settore americano e si estende da Vierville-sur-mer a Colleville-sur-mer. L’area che fu terreno di battaglia è percorribile e la visita è facilitata da pannelli esplicativi.

Il cimitero Americano

Uno dei luoghi simbolo dello sbarco in Normandia è il cimitero Americano. Anche qui non mi aspettavo questo senso di pace su un terreno che fu tetro protagonista di una pagina di storia importante. Abbiamo passeggiato tra una parte delle 9387 croci osservando con commozione e rispettoso silenzio molti reduci di guerra, familiari delle vittime o semplicemente turisti omaggiare i soldati caduti in quella terribile data.

All’interno dell’aerea del cimitero si trova anche un interessante museo.

Percorrendo le strade di campagna in questa zona è facile imbattersi in residui bellici e strutture di difese. Una di questi è la Batteria de Maisy dove si vedono trincee, cannoni e bunker in perfetto stato.

Un museo che ci è piaciuto moltissimo è l’Overlord Museum di Colleville Sur Mer dove sono conservati pezzi d’artiglieria e oggetti personali dei soldati.

Il cimitero Americano

Visitare le spiagge dello sbarco in Normandia: Utah Beach

Anche la spiaggia di Utah Beach si trovava nel settore Americano. Qui, le truppe aeree precedettero lo sbarco innescando un doppio attacco: dal cielo e dall’acqua. A Utah Beach si trova il Museo del D-Day, costruito nel luogo che fu un baluardo tedesco distrutto dalle truppe alleate il 6 giugno 1944. Il museo ospita un raro Martin B26 G ‘Marauder’, un bombardiere americano bimotore di media taglia. Questo velivolo è il pezzo principale del museo, poiché è uno dei soli sei al mondo. Esso sta a ricordare il vitale contributo delle forze aeree alleate ed è un riconoscimento alle loro vittorie durante e dopo lo sbarco di Utah Beach. All’esterno del museo e sulla spiaggia si trovano inoltre installazioni e opere che rendono omaggio ai caduti in battaglia e all’operazione militare. 

Visitare le spiagge dello sbarco in Normandia: Gold Beach

Il tratto di spiaggia che si estende da Asnelles a Ver-sur-mer venne chiamata dagli Alleati “Gold Beach” e identificava il settore britannico. Nei pressi della cittadina di Arromanches venne costruito un porto che sarebbe servito a scaricare merci e mezzi durante l’operazione. Parte del porto è ancora visibile dalla spiaggia. Ad Arromanches ho trovato molto interessante il Musée du Deébarquement che si trova su lungomare e ospita un’esposizione di plastici e audiovisivi (tradotti anche in italiano).

Non lontano, a Longues sur mer, è possibile visitare gratuitamente la batteria tedesca, ancora in perfette condizioni.

Batteria tedesca di Longues sur Mer

Visitare le spiagge dello sbarco in Normandia: Juno Beach

Juno Beach si estende da Bernières-sur-Mer e Courseulles-sur-Mer e identificava il settore canadese. La spiaggia è lambita da acqua incredibilmente cristalline ed è molto frequentata nel periodo estivo. Inoltre con la bassa marea, la spiaggia estende notevolmente la sua superficie e il lungomare è ricco di localini e caffè.

In questo luogo le truppe canadesi subirono un fortissimo colpo perdendo il cinquanta per cento delle forze militari in pochissime ore.

Nel Centro Juno Beach viene commemorato il tributo canadese alla Seconda Guerra Mondiale con spiegazioni e notizie sulla storia, usi e tradizioni del paese. Consiglio di visitare anche Canada House, la prima casa liberata in Francia durante l’invasione del D-Day. Il paese è ancora ricoperto da manifesti di eroi canadesi che hanno combattuto nella campagna militare.

Visitare le spiagge dello sbarco in Normandia: Sword Beach

L’ultima spiaggia protagonista dello sbarco in Normandia è il tratto tra Hermanville e Colleville -sur Orne, chiamata in codice Sword Beach. Si trattava del settore franco-britannico. Qui – oltre allo sbarco via mare dei mezzi anfibi – atterrarono i paracadutisti per distruggere la batteria di Merville.

All’interno dell’area dove sorgeva la batteria tedesca (costituita da quattro fortini e protetta da filo spinato) è stato costruito il Museo della Batteria di Merville per commemorare i caduti nella cruenta battaglia. Infatti durante quell’attacco circa metà dei paracadutisti fu uccisa o ferita mentre due terzi dei soldati tedeschi persero la vita. Uno dei quattro fortini ospita un obice campale da 100 mm identico a quello usato nel 1944. All’interno dell’area museale, i visitatori possono anche ammirare un aereo Dakota coinvolto negli assalti aviotrasportati del 6 giugno 1944.

Tra i siti da visitare ci sono inoltre il Cimitero Militare Britannico e il Museo Memoriale Pegasus. 

 

La Normandia è una regione ricchissima dal punto di vista storico e naturalistico. Gli appassionati di storia avranno solo l’imbarazzo della scelta tra musei, resti, cimeli e luoghi della memoria. Senza dimenticare che ospita uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del pianeta: Mont Saint Michel. Ma di questo vi parlerò nella prossima puntata!

Per organizzare al meglio la tua vacanza consulta il sito di Normandia Turismo.