Il Natale si avvicina. E’ tempo di decorazioni, regali, cioccolata fumante ma soprattutto… è tempo di organizzare un viaggio!

L’ inverno è un momento bellissimo per viaggiare e per quanto io ami il freddo e la neve mi trovo spesso a sognare di paradisi tropicali e cocktail da sorseggiare sotto le palme.

Ho chiesto un parere alle mie colleghe Travel Blogger Italiane e sono tutte d’accordo con me: le isole da visitare in inverno sono la soluzione ideale per fuggire da piumini e cappelli di lana.

E se alcune isole sono così lontane da essere quasi irraggiungibili non temete: sognare non costa nulla!

Allora partite con me e le Travel Blogger Italiane alla scoperta di 9 bellissime isole da visitare in inverno!

Isole da visitare in inverno

Phu Quoc

L’isola di Phu Quoc si trova nel mar della Thailandia, al largo della costa occidentale vietnamita ed è orlata di spiagge bianche e vegetazione rigogliosa. Dispone di un aeroporto internazionale dove arrivano anche voli charter dall’Italia. Noi l’abbiamo scelta per rilassarci al termine di un viaggio zaino in spalla dal sud al nord del Vietnam e ci siamo arrivati con un volo interno da Hanoi.
Long Beach è la località più turistica, dove si susseguono alberghi e guesthouse sulla spiaggia.
Il modo migliorare per visitare l’isola è noleggiare un motorino (circa $ 10). Abbiamo iniziato l’esplorazione della parte sud dell’ isola, passando per Duong Dong, il villaggio più grande che non offre molto a parte un Night Market dove mangiare pesce fresco. Abbiamo visitato le cascate di Suoi Tranh (ingresso circa 1$) che si raggiungono dopo una breve passeggiata nel bosco: le cascate non sono nulla di eccezionale tuttavia ci siamo rigenerati con un tuffo nell’acqua fresca. Siamo poi giunti sulla spiaggia di Bai Sao raggiungibile percorrendo 10 minuti di strada sterrata (con tanto di buche vulcaniche e pozze…). Si tratta di una spiaggia molto bella dove è anche possibile noleggiare sdraio e ombrelloni.
Ci siamo poi diretti verso il villaggio di pescatori di An Thoi dove abbiamo passeggiato un po’ tra la gente: nonostante Phu Quoc stia diventando una meta turistica molto nota agli occidentali (come dimostrano gli “ecomostri” che spuntano come funghi dalla vegetazione), gran parte dell’isola è rimasta molto povera.
Abbiamo fatto  una visita del carcere-lager di Nhatu Phu Quoc, costruito dai francesi alla fine degli anni ’40 ma utilizzato durante la guerra americana per imprigionare e torturare i “ribelli comunisti”. I pannelli esplicativi rendono perfettamente l’idea delle barbarie a cui venivano sottoposti i prigionieri. Vale sicuramente la pena per comprendere meglio un pezzo di storia di cui non si sa ancora abbastanza. L’ingresso è gratis.

Phu Quoc è famosa per le perle ma non siamo riusciti a visitare nessun allevamento; ne abbiamo viste in vendita dappertutto ma non avendo l’occhio esperto abbiamo dubitato della loro autenticità…

E’ un’isola ideale per chi cerca il relax ma ama anche il contatto con la cultura locale. Long Beach è ricca di ristorantini sulla spiaggia dove mangiare dell’ottimo pesce fresco o bere un drink al calar del sole.

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Bora Bora

contributo di Teresa del blog Nonniavventura

Una delle isole più sensazionali che io abbia mai visto è sicuramente Bora Bora, in Polinesia Francese. Del resto, è una delle mete più ambite per chi ama il mare come me, e non a caso viene chiamata la “Perla del Pacifico“. Cos’ha di tanto speciale questa isola? Sicuramente un mare cristallino che vi prenderà il cuore e una fauna acquatica che vi garantirà uno snorkeling senza precedenti. Come se non bastasse, avrete modo di entrare a contatto con una delle popolazioni più belle e cordiali del mondo e con le loro centenarie tradizioni.

Le temperature sono gradevoli in tutto il corso dell’anno, quindi se volete concedervi uno stacco dal rigido inverno europeo e godervi una sensazionale vacanza al mare, potete tranquillamente farci un pensierino.

L’unico vero problema è che il viaggio dura tantissimo, visto che questa magnifica isola è proprio dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia: pensate che ci vogliono circa 27 ore, generalmente con uno scalo. In più, stiamo parlando di una delle destinazioni più costose del mondo, non solo a causa del costo del volo ma anche perché il costo della vita in Polinesia è altissimo!

Come arrivare a Bora Bora

Intanto, dovete acquistare un biglietto per un volo internazionale che vi porti a Tahiti, l’isola principale dell’arcipelago della Polinesia Francese. Sono soprattutto due le compagnie che volano verso questa destinazione, Air France e Air Tahiti Nui (la compagnia di bandiera polinesiana).

Poi avete due scelte: potete prendere un altro aereo più piccolo verso la vostra meta finale oppure raggiungerla in catamarano. La prima opzione è la più rapida e anche la meno costosa. Però, volete mettere il fascino di una crociera tra le limpide acque del Sud Pacifico, magari toccando altre isole?

Cosa fare a Bora Bora

Le attività da svolgere a Bora Bora sono soprattutto legate al mare. Potrete nuotare nel mare più bello del mondo, fare snorkeling o sci d’acqua, visitare il Lagoonarium (un tratto di mare dove potrete nuotare tra squali, razze e altri pesci di barriera), fare kite surfing e guidare una moto d’acqua.

Ma se avete voglia, potete anche visitare il piccolissimo paese di Matira, situato nell’isola centrale.  Non c’è molto da fare ma è un modo per vedere come vivono i locali. Una cosa che vi piacerà senza dubbio è la piccola chiesa del paese, così come i negozietti dove fare un po’ di shopping.

Se ci riuscite, cercate poi di assistere ad una serata di balli polinesiani; li avrete senza dubbio visti in televisione ma vederli dal vivo è tutta un’altra cosa. Queste bellissime ragazze, con i loro lunghi capelli, i gonnellini di paglia e le collane di fiori al collo vi colpiranno con le loro movenze sensuali e armoniche.

La Graciosa

contributo di Sara del blog miniviaggiatori

Se sei amante del trekking (più o meno semplice) e della natura selvaggia, non puoi non visitare almeno una volta nella vita l’isola La Graciosa.

Ci troviamo al largo di Lanzarote, alle Canarie. La Graciosa fa parte della Riserva Marina dell’Arcipelago Chinijo. Sono 29 km² di natura allo stato puro, diventata anche Riserva della Biosfera dell’Unesco nel 1992.

Con i suoi 700 abitanti, è la più piccola isola popolata delle Canarie.

Il paese abitato si chiama Caleta de Sebo, che ti accoglie all’arrivo con la sua semplicità: strade non asfaltate dove la vita scorre lenta, alcuni bar e ristoranti dove mangiare esclusivamente il pescato del giorno, delle piccole pensioni, una farmacia e una scuola.

Ma basta fare qualche passo per ritrovarsi in mezzo ad un paesaggio lunare, tra i vulcani e la terra rossa.

Cosa fare a La Graciosa

  • Trekking sul vulcano

C’è quello più semplice, sulla Montaña del Mojón, che raggiunge i 185 m sul livello del mare ed ha un cratere profondo 20 m. Si può fare anche con i bambini un po’ abituati a camminare. Non c’è un vero e proprio sentiero segnato ma bisogna risalire il pendio cercando il terreno più praticabile. Si può scegliere anche quello più impegnativo che arriva sulla cima dell’Aguja Grande, il punto più alto di tutta l’isola, a 267 metri. Qui è importante seguire il sentiero segnalato perché è quello meno scivoloso. Un altro sentiero da non perdere è quello che porta alla Montaña Amarilla, con i suoi 172 metri di altezza. È uno dei luoghi-simbolo dell’isola La Graciosa: un vulcano che sembra un dipinto con i colori giallo, ocra e marrone che risaltano sull’azzurro del mare.

  • Relax in spiaggia

Le spiagge della Graciosa sono accomunate dalla stessa caratteristica: acque limpide e turchesi e paesaggi incontaminati ma ognuna è diversa dalle altre e si distingue per la propria bellezza particolare.

Spiagge da non perdere

Playa del Salado

Lunga quasi 2 km con una splendida vista sul promontorio di Famara.

Playa Francesa

500 metri di sabbia fine e bianca ma leggermente più ampia della prima, ha un paio di socos (i muretti in pietra che riparano dal vento).

Playa la Cocina

Si trova a ovest dell’isola, a fianco della Montaña Amarilla. L’ideale per rilassarsi dopo il trekking.

Playa de la Concha

Si trova a nord della Graciosa, è meno riparata e le correnti sono più forti.

Come arrivare a La Graciosa

Per arrivarci bisogna partire necessariamente da Lanzarote, raggiungere il porto di Órzola, a nord, e poi prendere il traghetto.

La compagnia principale che effettua la traversata (più volte al giorno) si chiama Romero e si possono acquistare i biglietti online https://www.lineasromero.com/ oppure se si acquistano il giorno prima direttamente al porto c’è uno sconto!

È un’isola che puoi visitare tutto l’anno ma durante l’inverno è sicuramente più facile camminare senza soffrire troppo il caldo: non ci sono zone d’ombra o acqua lungo il percorso.

Koh Lipe

contributo di Cinzia Bru del blog indonesiaconbru

Koh Lipe è stata definita l’isola maldiviana della Tailandia, grazie al suo mare cristallino dalle mille sfumature di azzurro. Senza nulla togliere alle splendide Maldive, per il mio stile di viaggio, questa piccola isola mi ha dato molto di più.

Dove si trova e quando andare a Koh Lipe

Koh Lipe si trova nel mare delle Andamane meridionale vicino al confine con la Malesia, questa piccola isola fa parte dell’arcipelago delle Tarutao che comprende molte altre isole, tra cui Koh Adang, Koh Tarutao e Koh Ra Wi.

Questa è una delle isole Thailandesi perfette da visitare in inverno, infatti, il periodo migliore va da metà Novembre, fino a inizio Aprile. Il clima è tropicale, con temperature stabili intorno ai 30 gradi durante tutto l’anno.

 

Come arrivare a Koh Lipe

L’isola è raggiungibile da diverse destinazioni Thailandesi e Malesi.

Da Bangkok – Hat Yai – Pakbara pier – Koh Lipe

Per raggiungere Koh Lipe da Bangkok, la soluzione migliore è acquistare un volo combinato con AirAsia. L’acquisto del biglietto aereo che atterra a Hat Yai, comprende anche il trasporto in mini-van verso il Pakbara Pier e il trasferimento sull’isola tramite speed boat. Questo viaggio richiede almeno cinque o sei ore.

Andamane route, d’isola in isola

Un’altra soluzione di viaggio molto bella e divertente è quella di fare una combinata d’isole, come ho fatto io, nel mio viaggio Thailandia the Andamane route, affidandosi alle varie compagnie di trasporto marittimo. Le speed boat sono acquistabili on line tramite vari siti di prenotazione. Potete partire da tantissime isole come Phuket- Lanta – Koh Muk – Koh Bulon – Koh Kradan e Krabi.

Dalla Malesia via Langkawi

Dalla Malesia il modo migliore per raggiungere l’isola è un volo da Kuala Lumpur verso Langkawi, da dove partono barche giornaliere che la collegano a Koh Lipe, in circa due ore e mezzo di navigazione. In questo caso si oltrepassa la frontiera e occorre passare attraverso l’immigrazione con il passaporto.

Come spostarsi sull’isola e dove dormire

A Koh Lipe ci si muove a piedi, spostandosi da una spiaggia all’altra, per gli spostamenti più lunghi si usano i coloratissimi e famosi tuk tuk e i taxi boat.

L’offerta di alloggio e varia e per tutte le tasche, ci sono bungalow di varia tipologia direttamente sulla bella spiaggia, o sulle colline con una vista mare mozzafiato. La bellezza di quest’isola si paga e i prezzi sono più alti della media thailandese, ma credetemi ne vale davvero la pena.

 Koh lipe tra spiagge e vita notturna.

Sicuramente una delle migliori destinazioni in Thailandia per chi vuole mare cristallino e ama passare le serate cenando o bevendo qualcosa in localini vista mare.

La Walking Street, è la strada pedonale che parte da Pattaya beach verso l’interno. Un allegro susseguirsi di bar, ristoranti, negozi dove fare shopping e chioschi turistici per le escursioni.

Pattaya beach è la spiaggia principale dell’isola, dove attraccano tutte le barche. Molto affollata e caotica di giorno, la sera, però ha una bellissima atmosfera nei suoi bar e ristorantini.

Sunrise Beach, è stata la mia scelta di soggiorno, ha sabbia bianchissima, mare turchese e una vera atmosfera tropicale. Basta salire la scalinata che conduce al Mountain Resort, per scattare foto a questo panorama inimitabile.

Per ammirare un tramonto da favola la sera occorre andare a Sunset Beach. Una piccola baia rivolta a ovest, l’atmosfera è tranquilla e rilassata e conserva ancora il fascino della vecchia Thailandia.

Molto carina anche Sanom Beach, che si raggiunge con una breve passeggiata da Pattaya.

Se oltre le spiagge di Koh Lipe, volete vedere di più, potete valutare una gita giornaliera a una delle diverse isole disabitate che possono essere facilmente raggiungibili con una barca locale, dove fare ottimo snorkeling e passare una giornata a Robinson Crusoe.

Zanzibar

contributo di Roberta del blog Mamaduniatravel

L’isola di Zanzibar, situata nell’Oceano Indiano poco sotto l’equatore, è la meta ideale per una fuga invernale al caldo e al sole. 

I mesi migliori per organizzare una vacanza in quest’isola vanno da dicembre a marzo, il clima è soleggiato e i giorni di pioggia sono pochi! 

L’arcipelago di Zanzibar, situato di fronte alle coste della Tanzania, è composto da due isole principali, Unguja e Pemba e circa una cinquantina di isole disabitate. 

Zanzibar è l’unione tra acque cristalline, spiagge bianche come il borotalco, natura, paesaggi da sogno e cultura. Per secoli l’isola è stata infatti il punto di incontro tra culture arabe, indiane e africane. Ancora oggi è visibile il passaggio di diversi popoli: i persiani che fondarono capitale dell’isola Stone Town, gli indiani e gli arabi che utilizzarono la sua posizione favorevole nelle rotte tra Africa e Asia. 

L’isola è facilmente raggiungibile sia via mare, collegata dai traghetti alle coste della Tanzania, sia via aerea. I collegamenti dall’Italia sono possibili dai principali aeroporti italiani con volo diretto oppure con scalo principalmente ad Addis Abeba e a Istanbul. 

Tra le principali attività che si possono fare su questa meravigliosa isola non può mancare l’escursione alla capitale Stone Town, perdersi tra le sue viuzze, visitare la casa natale di Freddie Mercury, immergersi nel mercato locale, ammirare i maestosi palazzi arabi e il mercato degli scavi.  

Un’altra tappa che non può mancare è Prison Island, utilizzata in passato come prigione per gli schiavi indisciplinati, oggi è la casa di una colonia di tartarughe giganti. È facilmente raggiungibile dal porto di Stone Town con le imbarcazioni tipiche. 

L’arcipelago è famoso per la produzione di spezie, l’escursione più famosa permette di visitare le piantagioni presenti nella parte centrale dell’isola. 

Nell’area centrale troviamo anche la foresta equatoriale di Jozani, regno delle scimmie rosse Columbus che si trovano solo su quest’isola. La foresta è composta da una ricca vegetazione tropicale e dalle foreste di Mangrovie. 

Immancabili le escursioni via mare agli atolli di Mnemba e Nakupenda, con la possibilità di fare snorkeling, mangiare spiaggia frutta fresca tropicale e grigliate di pesce in una lingua di sabbia che appare e sparisce a seconda delle maree.  

E dulcis in fundo… Non si può andare via da Zanzibar senza aver visto il sole che cade sul mare all’orizzonte, un fantastico tramonto africano nella baja di Michamviun cielo dalle mille sfumature di fuoco, falò in spiaggia, musiche e danze locali. 

Questa perla dell’oceano indiano è l’ideale per prendere una pausa dal freddo invernale e immergersi in un’atmosfera tropicale, un mare da sogno e i sorrisi della popolazione locale. 

Filippine

contributo di Martina del blog Photographerofdreams

Le Filippine sono un vero e proprio paradiso tropicale, perfette per essere visitate nei nostri mesi invernali europei. Mare cristallino, palme a non finire e spiagge di sabbia bianchissima.

Ho visitato le Filippine la prima volta nel 2017 e me ne sono completamente innamorata. In questi anni sono tornata nelle Filippine più volte e ho potuto visitare e scoprire numerose isole (al momento vivo qui e lavoro da remoto sull’isola di Siargao, sul versante orientale).

Se si visita però il paese durante il nostro inverno europeo, vale a dire tra novembre e marzo, consiglio di visitare le isole situate sul versante occidentale, perché il periodo è ottimo in quanto stagione secca.

A seconda del tempo che si ha a disposizione, si possono visitare 2 o 3 isole (consiglio sempre di dedicare almeno 10/15 giorni al viaggio).

Le isole migliori durante i mesi invernali sono l’isola di Palawan, dichiarata dai lettori del magazine Travel + Leisure come la migliore isola al mondo per ben 3 anni consecutivi, l’isola di Coron, Bohol e Boracay.

L’isola di Palawan è conosciuta per la località di El Nido e per la baia di Bacuit che può essere visitata prendendo parte ai tour organizzati in barca.

Potrai visitare lagune spettacolari, vere e proprie piscine naturali con l’acqua dal colore verde smeraldo, fare snorkeling e nuotare tra coralli e pesci colorati e godere di spiagge incredibili.

Anche Coron è conosciuta per la sua barriera corallina. Anzi, è una delle isole più famose dove poter fare snorkeling e scuba diving. É una delle mete più gettonate per coloro che amano fare immersioni perché ci sono numerosi spot dove potersi immergere, sia per i principianti che per i super esperti.

Bohol è l’isola ideale per chi ama fare escursioni ed alternare altre attività alla vita da spiaggia ed in acqua. Su quest’isola sono situate quelle che vengono chiamate le Colline di Cioccolato, ovvero delle particolari formazioni rocciose che nella stagione secca si colorano di marrone ed è per questo che ricordano il colore scuro del cioccolato.

Se prendi parte al tour che permette di conoscere le Chocolate Hills, farai sicuramente tappa al Bohol Tarsier Conservation Area dove si trovano i tarsier, le più piccole scimmiette al mondo.

Per godere delle splendide spiagge, puoi raggiungere la vicina isoletta di Panglao o rimanere sulla costa orientale di Bohol, nella zona di Anda.

Ed infine Boracay, un vero e proprio gioiellino. Non ho mai visto una spiaggia di sabbia così bianca come su quest’isola.

Boracay è perfetta per godersi il totale relax con un cocktail in mano o sorseggiando il famoso buko, il latte di cocco. Per gli amanti degli sport acquatici, qui si può fare kite surf. In caso contrario, consiglio di godere di giornate di pura tranquillità e pace dei sensi.

Sono diverse le compagnie aeree che collegano l’Italia alle Filippine. Si può viaggiare con la Etihad Airlines, Emirates, Qatar, Turkish Airlines. Gli aeroporti principali sono Manila e Cebu City. All’interno delle Filippine ci si sposta in aereo con voli interni (per le isole più distanti) oppure in traghetto. Tra le compagnie aeree nazionali troviamo CebuAir e Philippines Airlines. Per i traghetti, offre tantissime tratte la compagnia OceanJet.

Antigua e Barbuda

contributo di Flavia del blog Ingiroconfluppa

La mia destinazione preferita per un viaggio al caldo durante i mesi invernali è senza dubbio Antigua e Barbuda. Se i Caraibi sono entrati nell’immaginario collettivo come la meta paradisiaca per eccellenza un motivo c’è, e dopo aver visitato Antigua e Barbuda due volte (con e senza bambina!) posso confermarlo: spiagge di sabbia chiara, acque cristalline, palme, temperatura perfetta tutto l’anno e atmosfera rilassata. Antigua è la mia isola del cuore, ci tornerei volentieri ogni anno!  

L’isola di Antigua e Barbuda è famosa innanzitutto per le sue 365 spiagge, una per ogni giorno dell’anno. Tutte pubbliche e gratuite, ombreggiate dalle palme, alcune servite da bar sulla spiaggia e altre assolutamente deserte. Da dove iniziare non saprei, le mie preferite in assoluto sono Dickenson Bay, Valley Church Bay ed Hermitage Bay.   

Ma le spiagge sono solo l’inizio: l’isola offre storia, cultura, natura e divertimento. Ci sono diversi musei che raccontano la storia dell’isola, antiche case coloniali, porti che pullulano di yatch e barche a vela, una foresta pluviale dove fare attività adrenaliniche come zipline, canopy tour e kayak, diversi punti dove ammirare il tramonto ed anche un sito UNESCO. 

Antigua ha un clima di tipo tropicale che la rende una meta perfetta per una vacanza quasi tutto l’anno. Il periodo migliore per partire però è il nostro inverno/primavera, da Dicembre a Maggio, che coincide con la stagione secca. Partendo in questi mesi eviterete le piogge tipiche del periodo estivo.    

Raggiungere Antigua e Barbuda non è complicato: essendo una ex colonia britannica, ha voli diretti da Londra con Virgin e British Airways della durata di 9 ore circa. Qualunque volo in partenza dall’Italia e diretto ad Antigua e Barbuda prevede uno scalo a Londra, quindi dovrete calcolare una breve sosta nella capitale britannica. Se invece volete abbinare Antigua e Barbuda ad un viaggio negli Stati Uniti, come ad esempio Florida + Caraibi, potrete controllare le connessioni con Delta, American Airlines e United Airlines. Antigua e Barbuda è un’ isola abbastanza piccola, la si può percorrere da nord a sud in meno di un’ora di auto. Le condizioni delle strade non sono tra le migliori, ma si guida tranquillamente con il navigatore facendo un po’ di attenzione agli animali e al senso di guida: bisogna tenersi a sinistra, come in UK. Noleggiare un’auto secondo me è il modo migliore per godersi l’isola, in modo da poter visitare quante più spiagge e punti d’interesse possibile ai propri ritmi ed orari. 

Un ultimo punto a favore dell’isola: sebbene Antigua e Barbuda sia una meta tipicamente “lussuosa”, è possibile vivere l’isola senza dover necessariamente spendere un capitale. Ci sono infatti diverse soluzioni di alloggio, da appartamenti gestiti da privati, B&B, residence fino ad arrivare ai grandi resort. Se volete contenere le spese potrete tranquillamente fare acquisti al supermercato o alle bancarelle di frutta e verdura in modo da prepararvi i pasti: così facendo risparmierete un bel po’ di soldi perché i ristoranti sono tutti abbastanza costosi. 

Potrei continuare a parlare di Antigua e Barbuda per ore, ma se ho stuzzicato la vostra curiosità sul mio blog troverete diversi articoli di approfondimento che spero vi aiutino ad organizzare il vostro viaggio in questo piccolo angolo di paradiso.

Koh Samui

contributo di Elisa del blog elilovesstravelling

Se non fate come me, Koh Samui è la meta ideale per una vacanza al caldo in inverno. Io non ci ho azzeccato con il periodo ma purtroppo non avevo ferie e ci sono andata in ottobre. Si stava bene però abbiamo trovato nuvoloso qualche volta!

Il periodo migliore per andare a Koh Samui è quello che va da inizio gennaio a fine aprile indicativamente. Il fatto però di non esserci stati in alta stagione sicuramente ha avuto i suoi vantaggi: spiagge praticamente deserte, resort quasi tutto per noi e un ottimo bungalow in riva al mare senza sovrapprezzo, possibilità di girare l’isola in motorino senza trovare traffico.

Grazie al meteo non sempre assolato, ci siamo dedicati senza sensi di colpa alla visita di diverse attrazioni dell’isola. Tra queste quelle che ci sono piaciute di più sono state: il Wat Plai Laem, tempio buddhista molto colorato e unico nel suo genere, il Wat Phra Yai anche noto come Tempio del Grande Buddha, il Fisherman’s Village Bophut, il posto che abbiamo preferito in assoluto nonché il più antico centro abitato dell’isola dove ci sono ancora le case in legno tradizionali, si può gustare cibo locale, fare shopping e dedicarsi ad un momento di relax nelle spa locali vista mare (riuscite a pensare a qualcosa di meglio?!), Hin Ta e Hin Yai, le formazioni rocciose che ricordano genitali femminili e maschili, e le diverse ‘cascate’ dell’isola (non pensate a grandi cascate!).

Abbiamo visto anche le spiagge eh! Non sia mai che andate a Koh Samui e non dedicate del tempo alle spiagge, ce ne sono di bellissime! Una delle più celebri (e quindi più affollata in alta stagione) è Chaweng Beach, spiaggia di sabbia bianca lunga 7 km, ideale per foto super instagrammabili, passeggiate epiche e nuotate nell’acqua cristallina. La spiaggia alla quale sono più legata è Lipanoi Beach, perché è la spiaggia che vedevamo ogni mattina affacciandoci alla finestra del bungalow e quella da cui ci siamo goduti uno dei più bei tramonti della nostra vita.

Altre spiagge che sicuramente vale la pena vedere sono Bophut Beach, spiaggia vicina al Fisherman’s Village di cui vi ho parlato prima, bella non solo per spiaggia e mare ma anche per i negozi, ristoranti e spa vista mare per godervi al meglio le vostre vacanze!

Se viaggiate in famiglia Maenam Beach potrebbe essere la spiaggia più adatta alle esigenze dei vostri bimbi grazie alla sua tranquillità e al fondale basso. Da qui partono alcune delle gite in barca che vi permettono di esplorare le isole vicine o di fare una gita in mare e godervi l’isola da un’altra prospettiva!

Malta

contributo di Federica del blog Tichiamoquandotorno

Malta è una destinazione che, forse più di ogni altra, richiama alla mente l’estate: i viaggi studio, il sole, il mare, le feste e la movida. Quindi perché proporla come meta invernale? Semplice: perché è in inverno che mostra il suo volto più intimo e autentico e il suo essere un amalgama di culture, credenze, popoli, radici e lingue che non lascia indifferenti. Ma se ancora non foste convinti, eccovi qualche motivo per andare a Malta in inverno.

Innanzitutto, raggiungerla è facilissimo. Grazie ai frequenti voli di Easyjet e Malta Air in circa due ore, e anche meno, vi ritroverete tra le sue isole.

L’arcipelago maltese è anche la destinazione ideale per un viaggio on the road facile e non troppo faticoso, perfetto per spezzare il tran-tran invernale.

Fate base a Sliema o a La Valletta, le due città più centrali e vivaci in bassa stagione, e da qui esplorate l’isola principale con un’auto a noleggio, senza dimenticare qualche escursione a Comino e Gozo (ancora meglio se riusciste a fermarvi almeno per una notte). Un altro aspetto che ho amato di Malta in inverno è l’atmosfera natalizia, che qui ha un sapore molto particolare. Il Natale è una festività molto sentita, le città sono agghindate a festa ci sono presepi (“presepju”) ovunque, per non parlare del presepe vivente di Għajnsielem, a Gozo, che coinvolge ben 150 attori volontari.

E ovviamente c’ è il clima maltese. Sarò onesta: in inverno non fa caldo, quindi niente bermuda e T-shirt, però potrete godervi un anticipo di primavera. Il sole splende per la gran parte del giorno, i giardini sono punteggiati di fiori, le bouganville si arrampicano sulle facciate e si respira quell’aria di risveglio e nuova vita tipica della primavera.

E ora veniamo al sodo: cosa vedere a Malta?

Imperdibili le sue città: La Valletta, capitale della repubblica maltese e Patrimonio UNESCO; Vittoriosa, Senglea e Cospiqua; le antiche Rabat e Mdina – la Città del Silenzio – che, senza le orde di turisti, ha un che di mistico; i suggestivi villaggi di pescatori come Marsaxlokk e la frizzante Victoria, a Gozo. Armatevi di macchina fotografica perché sono un tripudio di balconcini, finestre e portoni colorati super instagrammabili!

Fuori dalle città, la natura è selvaggia e potente. A Gozo rimarrete incantati dalla lunga spiaggia di Ramla Bay, dalla riserva naturale di Dweira e dalle saline che al tramonto si tingono di mille colori, mentre a Comino la più grande attrazione è la celebre Blue Lagoon.

A Malta non perdetevi Blue Grotto, che vale un giro in barca, le scogliere di Dingli e la St. Peter’s Pool, una spettacolare piscina naturale scavata nella roccia.

L’ arcipelago maltese custodisce anche un patrimonio storico d’eccezione, come testimoniato dai suoi numerosi siti archeologici. L’Ipogeo di Hal Saflieni, le catacombe di Rabat, i templi megalitici di Tarxien, Ħaġar Qim, Mnajdra e Ġgantija ne sono esempi. E non mancano i palazzi storici come il Palazzo del Gran Maestro, Fort Elmo, Palazzo Parisio e Palazzo Falson.

Da non dimenticare anche il forte legame di Malta con il cinema. Oltre al Popeye Village – location cinematografica diventata parco a tema – gironzolando per le isole vi ritroverete senza neppure accorgervene sul set di film e serie tv amatissime. Non ve le svelerò perché scoprirle inaspettatamente è molto divertente.

Ciò che avete letto è solo un assaggio delle bellezze che Malta ha da offrire: per saziarvi dovrete viverla e scoprirla con i vostri occhi!

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